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14 febbraio 2008

La posta di D.O.C. Holliday (2.a. puntata)

- LA POSTA DI D.O.C. HOLLIDAY -

A TUTTI. Le lettere cominciano ad arrivare sempre più numerose. Sarò perciò costretto ad assottigliarle al massimo per consentire a tutti (o quasi) quelli che mi scrivono di ottenere una risposta, magari breve, ma che in qualche modo li indennizzi di una attesa che è sempre lunga ed a volte lunghissima. Subito le prime risposte:
Al signor Battista Solari, che ha anche fatto una scommessa, confermo che tutti i dati in mio possesso mi dicono che Gong-Li è veramente cinese e non una americana travestita, come lui sospetta. O forse altri sospettano e lui vincerà, come mi auguro, la scommessa. La prossima volta, se disporrò di più spazio, le comunicherò tutte le informazioni di cui dispongo, ottenute questa volta attraverso Internet, grazie ai buoni uffici delle gentili signore dell'Agis di Genova.

"(...) ho sentito dire che dal romanzo breve di Honoré de Balzac., "La fille aux yeux d'or" é stato tratto anni fa un film con Marie Laforêt protagonista. Sarei molto interessato ad avere una conferma ed eventualmente qualche ulteriore informazione, (....) con amicizia". Paolo Borzone (Corso Genova, 7/5, Chiavari).

E' vero. Il film, del 1961, ha il titolo francese che lei cita e che è quello di Balzac (il romanzo breve fu scritto fra il 1830 e il 1832), si chiamò, in Italia altrettanto ovviamente, "La ragazza dagli occhi d'oro", e, se ricordo bene, fu presentato quell'anno alla Mostra di Venezia, dove lo vidi e lo recensii sul "Mercantile" (almeno così mi sembra di ricordare; a 37 anni di distanza non è facile). Il regista (nato a Cannes nel 1936) si chiama Jean-Gabriel Albicocco, ed è di ovvia origine italiana. Anzi suo padre, Quinto Albicocco, direttore della fotografia di questo, naturalmente, ma anche di molti altri film, era, a quanto si disse all'epoca, di origine genovese (non mi chieda da dove venga quell'insolito cognome). Sceneggiatura di Pierre Pelegri e Philippe Dumarçay, musica di Narciso Yepes. Gli altri interpreti: Paul Guers (Henry Marsay), Françoise Prevost (Eléonore San Real), Françoise Dorléac (Katia). Quest'ultima, morta venticinquenne in un incidente d'auto, era, come è noto, la sorella maggiore di Catherine Deneuve (credo che Dorléac sia il vero nome di famiglia e Deneuve uno pseudonimo per distinguere le due sorelle). Ricordo il film come una clamorosa antologia di belle inquadrature, sofisticate ed estetizzanti, tipiche del padre e del figlio Albicocco. Quest'ultimo doveva poi firmare altri film: "Il sentiero dei disperati" " I verdi anni della nostra vita", tratto da "Le grand Meaulnes" di Alain-Fournier, "Follia dei sensi", "Quel violento mattino d'autunno", spesso ispirati da opere letterarie. Dall'inizio degli anni '70 è praticamente scomparso e non so neppure se sia vivo o morto. Marie Laforêt - nata nel 1941 a Soulac- sur- Mer con il vero nome di Maïtena Doumenach - è anch'essa un curioso personaggio. Ha avuto un esordio quasi folgorante, ha lavorato ancora molto nel cinema ma con un successo decrescente, ad un certo punto si è trasferita a Ginevra per esercitare il mestiere di "commissaire - priseur", cioè di banditore di aste pubbliche, ed è poi ritornata nel mondo dello spettacolo, ed esattamente del "music - hall", come cantante, a partire dagli anni '80.

"Mi interessa sapere notizie sull'attrice Claudia Pandolfi, vista in "Auguri Professore". Grazie." - Adriana Ghio.

Claudia Pandolfi è stata rivelata al pubblico da "Ovosodo " di Paolo Virzì e si è rivista adesso appunto in "Auguri Professore" - film ben diretto ma convenzionalmente scritto e sceneggiato con l'obbligatorio rinvio a quel tipo di "sgarrupata" scuola romanesca che è divenuta obbligatoria nel cinema italiano - dove dava vita ad una figuretta di professoressa contestatrice risolta con una certa disinvoltura. Anche lei è romana, da bambina voleva far la ginnasta, affascinata da Nadia Comaneci vista in TV, e pensava di iscriversi all' Isef. Invece nell'estate del 1991, non ancora diciassettenne, partecipò a Salsomaggiore alle selezioni per Miss Italia, giunse sino alle semifinali (vinse Martina Colombari) e venne avvistata durante il collegamento televisivo da Michele Placido, il quale cercava una ragazza romana, che non avesse mai recitato, per il suo film "Le amiche del cuore". Poi vennero per la televisione "Amico mio", "L'ultimo concerto", "La voce del cuore" (in quanti titoli del cinema e della televisione ricorre la parola "cuore" ?) e per il cinema "L'orso di peluche" a fianco di Alain Delon., e poi, dopo "Auguri professore", il film "Naja", uscito nel frattempo. Infine si scrive nei settimanali che si occupano di queste cose, che è fidanzata con Massimiliano Virgilii (proprio così, con due "i"). giovane attore e regista e che "un giorno i due si sposeranno ", affermazione importante e vaga insieme, come usa ormai ovunque ed in ogni sede. Mi pare bravina, soprattutto spavalda e, almeno in apparenza, sicura di sé. Con le attrici (e con gli attori) non si può mai dire. A volte son crisalidi che sbocciano splendidamente, a volte sono apparizioni illusorie, che sfioriscono dopo pochi anni. Staremo a vedere (detta così, è una frase crudele; ma il guardare allo spettacolo con freddezza è già in sé un atto di crudeltà).


Mi accorgo, come mi capita sempre, di avere consumato più spazio di quello messo a mia disposizione e con poche risposte. La prossima volta, lo prometto, sarò molto più conciso Intanto comunico a Paola Bertini (Genova) ,"profonda ammiratrice di Silvio Orlando", che può scrivergli presso Maurizio Totti, "Colorado Film", Via Montenapoleone, 3, Milano, tel:. 02/48.00.35.40, fax: 02/48.01,02,71. Per il prossimo numero sono iscritti a parlare la signora Matilde Risso Bo, con una lunga lettera che dovrà fatalmente scorciare, ancora la signora Antonietta Bollo ( di cui ho già pubblicato una missiva), e il signor Primo Borneto di Mignanego, che mi scrive cose interessanti sul fatto che in periferia non ci sono più cinematografi e in merito alla eccessiva lunghezza dei film di oggi. Pazienza e tenacia, o, come dicevano una volta i giocatori di biliardo (quelli a stecca, non a boccette) "calma e gesso". .Il vostro turno arriverà..
Ci vediamo, come al solito, all' O.K.Corral.


(Da "La posta di D.O.C. Holliday", "Film D.O.C.", anno 6, n. 27, Mag.-Ago. 1998)

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